Il progetto Sopra60
Il Progetto Sopra60, realizzato dall’Associazione Le
Bloomers Club (www.lebloomersclub.it)
in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi
e il Social Community Theatre Centre dell’Università di Torino, con il
sostegno della Compagnia di San Paolo e il contributo della Fondazione CRT, è indirizzato a
donne e uomini che hanno raggiunto o superato la soglia dei Sessanta.
In particolare, il Progetto si rivolge alla
fascia d'età 55-74 anni, con l'obiettivo di definire l'identità dei “nuovi
anziani”. Perché, se le ricerche effettuate dimostrano che
l'auto-percezione è sostanzialmente positiva e che l'età anagrafica non è più
un dato pregiudiziale rilevante,
l'identità di questa cospicua fascia di popolazione risulta piuttosto sfuocata.
E non è un problema da poco, perché una forte identità dà significato e valore
al proprio invecchiamento e previene molti disagi.
Chi sono oggi i Baby-Boomers, la generazione di
esploratori, ricercatori, sognatori che hanno cambiato stili di vita, lottato
per la parità dei sessi, coltivato ideali di libertà? E come li vede la
società? Come li vedono i giovani, i cosiddetti Millenials (18-34 anni),
e i nipoti adolescenti?
La risposta all'ultima domanda, in base alle ricerche, è
incoraggiante: i giovani vedono in questa generazione e nei suoi valori e
“miti” dei modelli interessanti.
Non è un caso se i
concerti di Mick Jagger (74 anni), Bob
Dylan (75 anni), Joan Baez (75 anni), Bruce Springsteen (67 anni) hanno un pubblico di giovani, e se gli
elettori di Bernie Sanders (75 anni) lo sono altrettanto.
Molto dei nostri sogni, delle nostre lotte, della nostra
musica è stato trasmesso e raccolto.
Perché non dovrebbe succedere anche con l'esperienza, le
competenze, i saperi?
E perché non dovremmo continuare a sognare, lottare, fare e
ascoltare musica, insieme a tante altre cose?
Quanto all'altra domanda, vale a dire come la Società guarda
ai nuovi anziani, qui le cose vanno molto peggio. La società italiana in
particolare arranca sul fronte delle politiche di invecchiamento attivo, di
prevenzione del disagio, di assistenza. Eppure il fenomeno avanza, richiederà
interventi sanitari, servizi sociali, adeguamenti abitativi e urbanistici e
soprattutto una diversa cultura
Con il Progetto Sopra60, visto che queste questioni ci
riguardano da vicino, vogliamo far sentire la nostra voce. Forte e chiara.